sabato 14 novembre 2009

Amici di Citta' della Scienza


Amici di Citta Della Scienza




Amici di Città della Scienza
In volo dalla Terra alla Luna tra scienza e arte
24 maggio ore 11,30

“Un viaggio nella storia del volo, dall’antichità a un prossimo futuro: i tentativi di Archita, il mito di Dedalo e Icaro, la prima macchina a vapore di Erone, la costruzione del paracadute e gli studi di Leonardo, il primi palloni aerostatici , le trasvolate atlantiche, fino alla conquista della Luna e agli avveniristici progetti di aerei con il motore a idrogeno.
Questa storia mostra come la caparbietà umana, superando difficoltà e preconcetti, abbia permesso la realizzazione di imprese ritenute impossibili come volare e andare sulla Luna…”
L’evento sarà realizzato attraverso l’intreccio di diversi linguaggi della comunicazione: la descrizione scientifica alternata alla lettura recitata di brani letterari e poetici e la proiezione di una suggestiva videoclip, che ripercorre i momenti principali di tutta la rappresentazione. La voce del violino sottolineerà i momenti salienti dell’evento.
a cura di Laura Franchini
Angela Amato,violino
Alma Carrano,videoproiezioni
Wanda Riccio, voce recitante

lunedì 2 novembre 2009

domenica 3 maggio 2009

La Musica del Cuore

Nella Musica non esiste solo il funzionamento tecnico, e' vero quello e' basilare, ma come in tutte le cose Artistiche non basta, il vero elemento essenziale dopo quello meccanico e' quello creativo. Essere cerativi, diceva il mio insegnante Tibor Varga e' piu' difficile, necessita molto piu' studio la persona creativa dovra' dedicare molto piu' tempo per poter raggiungere gli scopi che si prepone. Ovviamente avere una padronanza non solo tecnica ma anche musicale richiede ancora piu' tecnica rispetto a coloro che suonano solo le note e che eseguono senza dare un'interpretazione profonda al brano. In Musica, Il linguaggio dell'Autore e lo stile musicale dell' epoca, così come per la Letteratura, deve avere una sua struttura definita e per raggiungere questo ci vogliono conoscenze intellettuali e accademiche oltre che ad una padronanza tale dello strumento da fare in modo che la concentrazione nell'esecuzione sia pienamente sull'interpretazione e non sul suonare lo strumento. Suonare ed interpretare richiede enorme creativita' anche perche' l'interprete non eseguira' mai il brano nello stesso identico modo, e questo ancor piu' richiede padronanza dello strumento in modo da poter lasciare che l'idea e l'espressivita' possa rispondere ai sentimenti di quel preciso momento. L' esperienza di suonare in pubblico, dopo lo studio molto accurato, permette di imparare cose importanti come ad esempio sviluppa la capacita' di concentrarsi al massimo mettendo in luce dove e quando si richiedono alcune accortezze sia tecniche che musicali. Yfrah Neaman mio insegnante a Londra era bravissimo proprio ad abituare a questo, facendo iniziare il primo anno di studi con lui le lezioni a prima mattina alle ore nove, e questo proprio per abituare l'allievo a concentrarsi molto e rendere il massimo. Lui mi ha spesso ricordato di Ida Haendel sua compagna di studi facendo riferimento a lei come esempio inquanto aveva una piccola mano come la mia, ma agilissima come una scimmia che saliva e scendeva. Infatti era così. Mentre Emanuel Hurwitz ultimo mio insegnante a Londra, sosteneva che mai si dovesse dividere la tecnica dalla musica. Ossia meglio studiare molta tecnica applicata che troppa tecnica pura. I suoi esempi di come suonasse Gioconda De Vito facendovi riferimento al mio modo di suonare, mi lasciavano spesso molto perplessa e mi stupivano, ma capisco a cosa si riferisse: infatti Gioconda De Vito interpretava il Concerto di Beethoven di gran lunga piu' lentamente di Milsthain e Haifetz, e lui Manny primo violino della English Chamber Orchestra, mi racconto'che quando Gioconda entro' nella scena moltissimi virtuosi rallentarono ed iniziarono piuttosto ad interpretare invece che suonare in maniera virtuosistica . Beatrice Antonioni che la conobbe, ultima mia insegnante prediletta, era convinta che per suonare si nasce, non si diventa Artista solo a causa di tanto studio. Certo lo studio e' fondamentale, ma al di la' dello studio c'e' il talento e quello non si insegna. Io sono convinta che questo e' verissimo e che il talento guida l'Artista per tutta la vita essendo questa la molla in'arrestabile che lo spinge a ricercare ed essere creativo. Questa e' la conoscenza del cuore, cioe' cio' che si sente dentro rimane per tutta la nostra vita.

Di Angela Amato